In giardino, il buonsenso è l’attrezzo più utile. Anche a giugno, per esempio, stagione di potatura (ponderata) e irrigazione (q.b.), se avete un dubbio, fidatevi del vostro buonsenso. Se siete nella più totale incertezza, invece, vi consigliamo un classico della letteratura dei giardini. 

Tra la fine di giugno e luglio potate le piante che hanno fiorito all’inizio della primavera: Forsythia, Weigela, Spiraea etc etc. E potate anche le rose antiche e quelle a una sola fioritura. Spesso, tagliare la porzione di ramo che porta il fiore appassito è già sufficiente. Attenzione però a non farlo con quelle che producono bacche in autunno: niente fiore, niente bacca.

Aspettate l’autunno per le potature di svecchiamento. Vi diremo come e perché. Promesso.

E poi adeguate l’irrigazione, ricordando che le piante hanno maggior necessità d’acqua quando sono in fiore o quando stanno fruttificando.

“Sì, ma quanta acqua?!?”.

Se il vostro cruccio è “bagno troppo/bagno troppo poco”, infilate sempre un dito nella terra. E’ abbastanza fresca? Non umida, attenzione! In generale, meglio bagnare tanto ma con meno frequenza, in modo che la pianta alterni il fresco all’asciutto, che poco e spesso. Per non sbagliare, abbiate cura che il getto sia leggero. Se quando bagnate formate buchi nella terra, ecco, il vostro getto è tutt’altro che delicato… Se volete saperne di più sull’annaffiatura, QUI trovate la nostra guida.

Questo è tutto (o quasi).

Se vi resta qualche curiosità, un dubbio che vi sfruguglia o un’incertezza che vi tormenta, sedetevi all’ombra e trovate pace immergendovi nella lettura di un classico tra i diari del giardino, “L’anno del giardiniere” di Karel Capek.

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