Ci sono mesi in cui non si finisce mai e il giardino da piacere rischia di diventare una ossessione. Altri in cui la natura sembra fare da sé. Eppoi ci sono i mesi iin cui tutto tace. Natura e giardiniere. O forse no.
Pensare al futuro del giardino
A gennaio si può approfittare della momentanea inattività per consultare cataloghi (qui puoi sfogliare quello di Cascina Bollate), leggere libri (questi sono quelli consigliati da Susanna Magistretti), sfogliare riviste. Si tratta di un escamotage utile per programmare, per quanto possibile, il futuro dei vostri giardini e terrazzi avendo tutto il tempo per scegliere e ordinare le piante.
Imparare dai propri errori
Ma si può anche diventare attenti osservatori di quanto già c’è, per esempio i rami spogli sono utili per capire se la potatura degli arbusti è stata più o meno corretta per tentare di rimediare l’anno seguente. Perché in giardino non si smette mai di imparare anche e soprattutto dai propri errori.
Nutrire le piante (anche) con la cenere
Se possedete un camino o una stufa a legna, non gettate la cenere: contiene calce, potassio e un sacco di altri elementi minerali utili. Indispensabile però mischiarla al compost per arricchirlo. Vi liberate della cenere e nutrite le vostre piante.
Non temere il gelo ma la siccità
Ricordatevi inoltre, specialmente se l’inverno è freddo e siccitoso, di bagnare: poco e nelle ore calde. Le piante sempreverdi, soprattutto, temono il secco più del gelo.
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Volete sapere cosa fare in giardino tutti i mesi dell’anno? Leggete il nostro diario del giardino.