Grandi come fagioli ma anche così fini da sembrare quasi impalpabili. La dimensione dei semi è importante perchè è quella che decide qual è la profondità ‘giusta’ in cui dovete sistemarli. E non solo…

La semina è quella operazione che ci permette, con poco denaro, di avere a disposizione tutte le piante da coltivare che vogliamo. Per di più, non solo quelle che vanno per la maggiore, ma anche specie, varietà e cultivar particolari, spesso difficili da trovare già cresciute, in vaso o in zolla. Si tratta quindi di una operazione importante, di grande soddisfazione, che permette al giardiniere di fare scelte più personali, ‘diverse’ rispetto a quanto offre il mercato.

Le dimensioni sono importanti

Grandi come fagioli ma anche così fini da sembrare quasi impalpabili. La dimensione del seme è importante perchè determina la quantità di terra con cui dovrete coprirli. Ma non tutti i semi sono grandi e ‘comodi’ da maneggiare: come comportarsi con semi di diverse dimensioni?

Regole per una buona semina

Sono poche le regole fondamentali da seguire per garantirsi una buona riuscita della semina.

  1. Profondità: fate in modo che il seme non sia mai troppo infossato
  2. Spessore della terra: lo spessore dello strato di terra che copre un seme non deve superare mai di molto le dimensioni del seme stesso. In concreto: un fagiolo, che più o meno ha un diametro di un centimetro, non deve essere interrato a una profondità superiore al centimetro.

Ma non tutti i semi sono grandi e ‘comodi’ da maneggiare come i fagioli. Ce ne sono tantissimi che sono così fini da sembrare quasi impalpabili. Quindi, avendo ben presente che è la profondità la discriminante tra un risultato buono e uno cattivo, bisogna adottare differenti tecniche a seconda che i semi siano piccoli, medi o grandi.

Quando i semi sono piccoli

  • Spolverizzare: se i semi hanno le dimensioni di granelli di sabbia, infatti, perché la germinazione sia facilitata, andranno semplicemente spolverizzati, come se fossero sale, nel modo più uniforme possibile
  • Schiacciare q.b.: dopo aver spolverizzato i semi, si appoggia il palmo della mano sulla terra e si schiaccia: con fermezza, come se si volesse appiattire bene il terreno. La stessa operazione la si può compiere con una cazzuola da muratore, con un coperchio oppure con un pezzo di cartone rigido: insomma, con quel che volete purché non mandiate troppo in profondità i semi.

Se alla fine dell’operazione dovesse affiorare qualche seme non preoccupatevi. Al massimo, spolverizzate altra terra, uno strato infinitesimale, senza però schiacciarla.

Quando i semi sono medi

E se il concetto di ‘piccolo’ è assimilabile al granello di sabbia, com’è un seme medio?

Forse il modo più semplice per definirlo è procedere per esclusione: se non è possibile, a meno di avere la pazienza di un certosino, contare un mucchietto di semi piccoli, lo è invece con dei semi di medie dimensioni, cioè poco più grandi di una capocchia di spillo.

  • Fare un solco: se vi capita di avere per le mani dei semi medi, fate un solco di pochi millimetri con la punta di uno stuzzicadenti o di una biro (oppure con il dito, anche se così si va un po’ più in profondità)
  • Spargere (con moderazione): prendete qualche seme e spargetelo nel modo più uniforme possibile
  • Schiacciare q.b.: dopo aver rincalzato la terra e schiacciate con mano ferma. E aspettate che nascano meraviglie come queste.

Quando i semi sono grandi

  • Fare un solco: se i semi sono grandi è necessario fare un buchetto di grandezza pari all’incirca a quella del seme
  • Ricoprire di terra: dopo aver appoggiato il seme
  • Pressare con la mano, esercitando una cauta pressione.

Dritte utili

  1. Quando seminate usate le mani, meglio ancora senza guanti, per spargere i semi in maniera uniforme
  2. Non versate i semi dalla bustina: non riuscireste a dosarne la quantità
  3. Versate i semi prima sul palmo di una mano (soprattutto se sono piccoli e la loro quantità poco controllabile), poi nei solchi che avrete precedentemente preparato. Se ne avete fatti cadere troppi, infatti, e tutti germinano avrete evitato la frustrazione della semina fallita ma non quella della sovrabbondanza che, come la penuria, crea più problemi che vantaggi.

Quanti semi?

Non c’è una regola matematica che definisca quanti semi devono stare in un centimetro quadrato di terra: in linea di massima, uno.

Ma, senza sconfinare nel maniacale, basta che nello spargere i semi li distanziate un po’ l’uno dall’altro (quelli grandi di più, gli altri di meno).

Un altro modo di affrontare la questione ‘quanti semi?’ è quello di ricordarsi della germinabilità. Se è del 90% e se avete seminato alla profondità giusta, vuol dire che su cento semi nasceranno 90 piantine.

Fate quindi i vostri conti e pensate a quante piantine possano vivere decorosamente, fino al momento del trapianto, nel contenitore scelto per la semina.

Per saperne di più

{Guide} La semina in 8 passi

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