A settembre, oltre a contemplare disastri e successi e confrontare le vostre piante con quelle del vicino (di solito, sempre più verdi), potreste prepararvi ad un autunno e ad un inverno fatto non solo di cassette vuote, cespugli nudi e un sempreverde che, piccola vedetta lombarda, presidia il balcone e vi ricorda che tutto è perduto, fuorché l’onore. In realtà, se cominciate a pensarci adesso, potete ottenere dei risultati niente male.

Disastri e insuccessi. Settembre è il mese dei bilanci, della contemplazione e del confronto. L’erba (e non solo) del vicino è sempre più verde della vostra? Pazienza. Non è ancora tutto perduto, potreste avere un autunno privo di cassette vuote e cespugli nudi.

Andare per vivai a ottobre

Consultate libri e cataloghi e andate in giro a cercare quel che vi piace nei vivai della vostra zona. Il giardinaggio non è solo mettere le mani in terra ma coltivare una passione (molto) prima che una pianta. Noi siamo a Milano – ça va sans dire – se volete venirci a trovare…

Pigri ma non troppo

La linea che separa il giardiniere interventista e iperattivo da quello neutrale e tendenzialmente pigro è evidente soprattutto a stagione finita, quando il più lassista dei due tende a sospendere le attività prevedendo – con largo anticipo – l’arrivo dell’inverno.

Invece ci sono ancora un paio di mesi prima di mettersi a riposo: senza eccedere, ma qualcosa bisogna pur fare. 

Raccogliere i semi

Inutile potare, ma raccogliere semi, sì. Vanno fatti asciugare in un luogo areato e poi, quando hanno perso ogni traccia di umidità, possono essere messi in un contenitore chiuso (bustine, vasetti etc). Non dimenticatevi di catalogare i semi ciascuno con la propria etichetta.

Prevenire le malattie delle piante

Indispensabile fare trattamenti preventivi contro le più comuni malattie.

A foglie cadute, in modo da poter raggiungere tutte le parti della pianta, spruzzare l’olio bianco nella diluizione indicata sulla confezione. Si tratta di un derivato del petrolio, ammesso anche in agricoltura biologica, efficace contro la cocciniglia, ma pure per eliminare larve e uova d’insetti. Circa una settimana dopo aver dato l’olio bianco, si può passare ad un trattamento con la poltiglia bordolese, anch’essa bio accettabile, anch’essa da diluire in acqua nelle dosi consigliate . A base di rame, ha una funzione specifica anti fungina e antibatterica.

Pacciamare q.b.

Raccomandabile la pacciamatura, anche se viene considerata uno degli argomenti più noiosi del giardinaggio.

Mentre i concimi inducono a domande intriganti come “chimico o organico?”, “quando?” e “quanto?”, la pacciamatura è più banale: sempre e in quantità libere. Consiste in uno strato di foglie secche – se il convento non passa compost – alto almeno una spanna messo alla base delle piante. Le foglie marciranno nel corso dell’inverno, arricchendo il terreno e facendo la felicità dei lombrichi.

Dividere e rinvasare

Usate il mese di ottobre anche per togliere gli avanzi dell’estate e dividere le piante erbacee perenni (vale a dire quelle che nella bella stagione danno il meglio di sé, per scomparire in inverno). Bisogna svasarle, dividendo il ceppo senza tante cerimonie (il coltello del pane va benissimo) in 2 o 3 parti, e rinvasarle con nuova terra. Per la serie: la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Avrete più piante, l’anno venturo, e più rigogliose.

Attenzione solo a non massacrare il pane di terra: tagliatelo e basta, è inutile ripulirlo perché non è un cespo d’insalata da portare in tavola.

Seminare

Ancora una cosa da fare in ottobre, insieme alle numerose altre di cui non si parla in questa sede.

In una serretta di plastica, seminate in vasi del 12 (intendesi il diametro, in modo di non dover fare trapianti intermedi) nasturzi nani e rampicanti: germineranno in una quindicina di giorni, d’inverno piano piano cresceranno (a meno che non venga un freddo polare) e già a marzo o aprile saranno delle belle piante con i primi fiori da mettere sul balcone, a miracol mostrare.

Abbiamo scritto una guida sulla semina, se volete saperne di più.

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