Giardinaggio a parole.
Cose da fare e gesti da imparare prima di passare ai fatti.
La fiera dell’ovvio: a ciascuna pianta l’esposizione, il tipo di terreno e la quantità d’acqua di cui ha bisogno.
Questo significa semplicemente che le piante per cui il sole è indispensabile non possono stare all’ombra e non solo perché fioriscono poco e male. Altrettanto vale per quelle da sottobosco messe in pieno sole. Ma quanti se ne ricordano e cercano il posto più giusto e non solo quello più comodo o più d’effetto?
Anche il terreno è un vincolo: le piante acidofile in un terreno calcareo hanno dei problemi e quelle che amano un suolo ben drenato di solito sviluppano muffe e malattie fungine se poggiano sull’umido, per esempio.
Per quanto riguarda l’acqua: la carenza di irrigazione indebolisce la pianta e la rende facile preda delle malattie crittogamiche. È il caso della macchia nera delle rose, il cui insorgere, in piena estate, è favorito, anche se non determinato, dalla siccità.
L’eccesso d’acqua è altrettanto un problema
Muffe e malattie fungine vanno a nozze… E, spesso, questo succede con gli impianti di irrigazione automatica mal regolati.
Questo dovrebbe essere il ciclo dell’acqua: irrigazione in profondità/assorbimento completo dell’acqua/ nuova irrigazione.
Poi: bagnare direttamente al piede e non dall’alto, a spruzzo, con un finto effetto pioggia. Anche i sottovasi pieni d’acqua non sono l’ideale, se non per un periodo limitato di tempo, in piena estate (o se siete via), quando alcune piante hanno bisogno di una riserva aggiuntiva d’acqua.
Ph. Marianna Merisi