La regola aurea per raccogliere i semi è di aspettare che siano giunti a maturazione. In poche parole non devono essere né troppo verdi né troppo secchi. E non solo…
La regola aurea per raccogliere i semi è di aspettare che siano giunti a maturazione. In poche parole non devono essere né troppo verdi né troppo secchi.
Umidità e conservazione
- Per raccogliere correttamente un seme, aprite il frutto che lo contiene, prendete il seme e lasciatelo asciugare in un luogo aerato
- Se le piante appartengono alle specie che si riproducono con più facilità da seme fresco, dopo averli raccolti, li dovrete seminare subito
- Per conservarli, prima di metterli in un contenitore chiuso (bustine, vasetti), aspettate che abbiano perso ogni traccia di umidità.
Fra le piante che abbiamo in vivaio,Euphorbia characias ssp. wulfenii è una di quelle che si auto disseminano con una maggiore facilità. I suoi semi, quando sono pronti, vengono lanciati come catapulte con tale energia che sostando accanto alla pianta se ne sente il rumore. L’unico modo per fermare il lancio e raccoglierli è incappucciarli in modo che quando sono maturi rimangono nella retina che li contiene, come in questa foto.
L’importanza della catalogazione
Dopo aver concluso la semina, compilate un cartellino con nome (botanico e/o popolare); tipo di pianta (annuale o perenne); altezza; portamento (ricadente o eretto); colore; esigenze (sole od ombra); epoca di fioritura. E anche la data. Queste informazioni sono riportate sulle bustine, se il produttore da fare il suo mestiere.
E avere un cartellino esauriente sotto gli occhi, a lungo andare, vi servirà a ricordare i nomi latini, le nuove varietà che avete seminato, oltre che a riconoscere una piantina appena spuntata (quando, nella maggior parte dei casi, ha un aspetto completamente diverso da quello che avrà da adulta).
Così, quando sarà venuto il momento di spostarla in terra (oppure in vaso) avrete già sottomano tutte le informazioni necessarie per trovarle il posto giusto.