Il lavoro è lo strumento più efficace di reinserimento nella società per i detenuti: lo dicono i numeri, lo dice l’esperienza. Da oggi in libreria, la guida su 100 progetti di economia carceraria, tra cui quello di Cascina Bollate.
Un lavoro che vale la pena conoscere. È quello in carcere. Qui la libertà ha il profumo di pane e focaccia o della carta appena stampata, della ricotta calda o di una borsa in pvc riciclato, di un vino rosso ribelle, di una maglietta in cotone bio con uno slogan duro. 100 progetti di economia carceraria.
Il lavoro è lo strumento più efficace di reinserimento nella società per i detenuti: lo dicono i numeri, lo dice l’esperienza. Già nella Costituzione si riconosce che dalla dignità di un impiego passa la riconquista della libertà, e con essa la probabilità di non delinquere più. Per questo motivo è stato scritto questo libro: per raccontare e sostenere le molte iniziative di lavoro nei penitenziari italiani, siano esse affidate a cooperative o imprese private e pubbliche.
Perché far lavorare i detenuti conviene: a loro stessi, alle loro famiglie, alle aziende, a tutti noi.
Altreconomia Edizioni, 192 pagine, Prezzo: 14.50 €