Gite al mare, pesca, viticoltura e quasi dimenticavamo il giardinaggio: Ampelodesmos mauritanicus è una pianta dalle mille caratteristiche e dai molteplici usi.
Sapevate che in Liguria è famosa per i cordami che si ricavavano da questa graminacea? Non solo, l’ampelodesmo è la dimostrazione di come lo sfruttamento razionale delle risorse non solo ne abbia preservato la presenza ma abbia consentito lo sviluppo di un fiorente indotto legato alle attività sul mare.

Se oltre a giardinieri siete anche appassionati marinai o frequentate la Liguria, avrete sicuramente sentito parlare della “corda lisca”. Si tratta di corde particolarmente resistenti alla salsedine pur essendo molto leggere. Sono ricavate da una graminacea con un fogliame dalla fibra tenacissima che si chiama Ampelodesmos mauritanicus o appunto “erba lisca” (in dialetto genovese). 

Corde storiche

L’industria delle corde è sempre stata fiorente in Liguria. A Levante praticamente ogni borgo aveva almeno un cordaio che non realizzava solo corde ma anche reti da pesca, gomene e grossi cavi per le navi mercantili e da guerra.

I cordaioli furono attivi fino alla metà del ‘900 a Camogli, S. Fruttuoso, S. Margherita Ligure, Rapallo, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante ma anche in numerose frazioni dell’entroterra ligure mentre oggi la figura del cordaio tradizionale è praticamente scomparsa a favore della produzione di corde in fibra sintetica che hanno resistenza simile ma sono più facili da realizzare. 

Erba lisca

Ampelodesmos mauritanicus è una graminacea in cui ci si può imbattere senza troppe difficoltà in una qualsiasi gita al mare. Infatti, è diffusa nelle zone costiere di un’ampio areale mediterraneo che va dall’Italia al nord Africa (non a caso il nome della specie si rifà alla Mauritania). Per esempio lo potete trovare all’abbazia di San Fruttuoso nei cui dintorni l’Ampelodesmos ricade in lunghissimi ciuffi da rocce, balze e muretti a secco, in mezzo agli ulivi o solitario sotto il sole.

L’Erba lisca – questo il suo nome in dialetto genovese – ha assunto nella zona un particolare valore etnobotanico: con la tenacissima fibra delle foglie si realizzavano reti da pesca, ivi comprese quelle della tonnarella di Camogli. Altrove analoghi cordami erano in uso nella vigne per legare i tralci, come suggerisce il nome generico, composto dal greco desmos (=legame ) e ampelos (= vite).

Caratteristiche dell’ampelodesmo

Gite al mare, pesca, viticoltura, quasi dimenticavamo il giardinaggio: l’ampelodesmo è a suo agio in posizioni dove sole, caldo e vento la fanno da padroni.

Di buon carattere, si presta anche a stare nei giardini o nei balconi di chi non avesse la casa al mare, purché gli si fornisca terreno che dreni facilmente.

Disponibile in vaso 15 cm oppure in vaso 22 cm.

Puoi acquistarla direttamente in vivaio oppure nel nostro shop online.

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