Vorremmo saperne molto di più di etno – botanica per capire come mai tutte le piante di origine americana hanno quella inconfondibile aria da Born in U.S.A. .
Sia come sia, Gillenia trifoliata è americanissima: originaria degli Stati Uniti e molto diffusa anche in Canada è una perenne rizomatosa conosciuta e usata dai Nativi americani come erba medicinale.
Non è particolarmente vistosa e neppure comunemente usata in giardino (o in vaso) ma ha una sua grazia impagabile sia nella fioritura (ricorda vagamente una Gaura lindheimeri da mezz’ombra), sia nelle piccole foglie seghettate apparentemente attaccate al nulla tanto lo stelo è sottile.
Dopo i fiori in tarda primavera, Gillenia t. dà il meglio di sé restando verde e rigogliosa per tutta l’estate. Forse anche per questo nel 1993 è stata insignita di un AGM (Award Garden Merit) da parte delle Royal Horticoltural Society.
Infine, colori bellissimi in autunno, il che spesso contraddistingue le Native americane. E’ quello il momento di seminarla (avere il seme fresco è la sola speranza perché ci sia una germinazione decente) lasciandola al freddo tutto l’inverno e aspettando che le plantule spuntino con il primo tepore.
Tanto per semplificarsi la vita, la potete trovare anche con un altro nome: Porteranthus trifoliatus (in onore del botanico Thomas C. Porter 1822-1901).
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