Ci sono piante che hanno un periodo di fulgore e poi cadono in disuso: tra queste, la Leycesteria formosa, usata nell’800 in Inghilterra nei giardini vittoriani e poi quasi dimenticata. Per non parlare dell’Italia, dove è praticamente sconosciuta.
E’ un piccolo arbusto originario del sud ovest della Cina e endemica sull’Himalaya, tanto che il suo nome popolare è Caprifoglio dell’Himalaya.
Fiorisce in estate e in autunno si copre di lunghi grappoli di piccole bacche rosso scuro amate dagli uccelli e, pare, non tossiche per l’uomo, ancorché molto amare. Richiede pochissima manutenzione: una buona pacciamatura in autunno per preservarla dal gelo. E, in primavera, la si può tagliare alla base oppure semplicemente accorciare di un terzo, eliminando solo i fusti meno vigorosi.
Non soffre la siccità in modo particolare e predilige le posizioni mediamente soleggiate o in ombra luminosa. Nei nostri climi non si autodissemina, mentre, ad esempio in Australia e Nuova Zelanda, viene considerata invasiva. Concimi superflui, se non al momento dell’impianto, sia in vaso che in piena terra.
Il nome botanico è Leycesteria formosa e quest’aggettivazione evocativa ha tratto in inganno i giardinieri di Cascina Bollate.
Infatti, per quanto lavorino nel vivaio del carcere così come lavorerebbero in un qualsiasi altro vivaio, sono anche – e a volte da lungo tempo – detenuti. Molti di loro oltre alle mura di cinta non vanno perché la pena è, o dovrebbe essere, sostanzialmente e solo la privazione della libertà. Quindi incontrano famiglia, moglie o fidanzata per un tempo limitato, durante i colloqui, senza alcun momento di intimità né spazio per quella che eufemisticamente viene definita affettività. Cosi la Leycesteria, con quell’aggettivo così pieno di promesse quale è “formosa” – che in latino semplicemente vuol dire bella, di forma gradevole – si è trasformata in “amorosa”.
E per quasi un anno, prima che qualcuno si accorgesse del lapsus scribendi, tutti i vasi sono stati provvisti di cartellini che, più che un nome botanico, portavano scritto un desiderio inespresso. Ci siamo accorti dell’errore. La Leycesteria è tornata ad essere formosa.