E’ sempreverde? Questa è la domanda ricorrente di chi ama le piante ma le vorrebbe sempre identiche a se stesse, esenti da malattie e indifferenti al cambio delle stagioni. In questo post vi raccontiamo tutti i pregiudizi che riguardano l’edera e tutti i pregi del Ficus repens insieme ai trucchi del mestiere per farlo crescere rigoglioso, di uno dei nostri giardinieri detenuti.

Edera

Se la risposta è l’edera, il disappunto è assicurato e rivela i pregiudizi più diffusi sulle performance botaniche dell’edera, eccone alcuni:

  • È invasiva, infestante e infida
  • Si arrampica sui muri e li rovina irrimediabilmente
  • Come se non bastasse, porta in casa insetti
  • Pare che addirittura, invece di dare frutti e fiori come ogni altra pianta perbene, unico caso nel mondo vegetale, produca (per via sessuata o asessuata?) pidocchi che poi attaccano le altre piante
  • Per non parlare delle radici che divellono le fondamenta e degli alberi secolari che l’edera ha soffocato e ucciso.

E chi più ne ha più ne metta, con una simbologia che strizza l’occhio a fantasie misogine a metà strada tra l’ameba e la vipera. Così l’edera si porta dietro la fama immeritata di killer del giardino, quando invece è una sorta di bene – rifugio, sempreverde di sicura resa e di facile coltivazione. 

Ficus repens

Seconda opzione: il Ficus repens, nome alternativo Ficus pumila. Per quanto sia meno conosciuto ed appartenga ad un’altra famiglia botanica, le Moraceae (mentre l’edera fa parte delle Araliaceae) è sempreverde, rampicante e, lento ma inesorabile.

  • Copre come un tappeto fitto di piccole foglie tonde e coriacee muri di pietra e pareti di cemento
  • Possiede infatti radici aeree con le quali aderisce alle superfici e dalle quali si sviluppa nuova vegetazione
  • E’ una pianta originaria dell’Asia che si adatta bene ai nostri climi, purché non troppo rigidi. Resiste al sole ma soprattutto sta bene in ombra e mezz’ombra
  • Se coltivato in vaso è opportuno evitare che patisca il secco
  • In piena terra, invece, dopo i primi anni dall’impianto si autogestisce con facilità
  • Non ha bisogno di particolari cure e nemmeno di potatura, se non quella necessaria a contenerlo per evitare che si espanda là dove non è benaccetto.

A chi piace, c’è anche la varietà di Ficus pumila ‘Variegata’, dalle foglie bordate di bianco: è adatta ai climi miti o come pianta da appartamento, ha una crescita molto più moderata e non ama affatto i raggi diretti del sole.

Michele, uno dei detenuti che hanno lavorato a Cascina Bollate, aveva imparato i trucchi del mestiere e diffondeva perle di saggezza tra i nostri clienti. Ogni volta che qualcuno acquistava un Ficus repens, consigliava di farlo arrampicare su un muro piuttosto che su una rete in modo che tutte le parti della pianta aderissero perfettamente alla superficie. E, per affrettarne la crescita, suggeriva di “imbrogliare” la pianta spruzzando del concime liquido sulla parete. E aggiungeva: “Per moltiplicare un Ficus repens, piuttosto che far talea (cioè tagliarne un pezzetto e farlo radicare in vaso), meglio la propaggine”. Vale a dire: appoggiare qualche ramo a terra e aspettare che ogni gemma produca radici e nasca così una nuova piantina.

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